Certificazione delle Competenze

Certificazione delle Competenze

Con il D.Lgs. n.13/13 viene data attuazione ad una delle deleghe previste dalla Riforma del lavoro e precisamente quella in materia di certificazione delle competenze. La norma cerca di creare un pacchetto di regole volte a valorizzare il diritto delle persone all’apprendimento permanente, in un’ottica sociale e occupazionale.  Il fine ultimo, che il legislatore si pone, è far emergere ed accrescere quel capitale umano rappresentato dalle competenze, finora scarsamente valorizzate, acquisite in tutti i contesti. Difatti, attraverso il processo definito dalla normativa diventano oggetto di validazione e certificazione quelle competenze acquisite dalla persona in contesti formali (come la frequenza di scuola, di università ecc.), non formali (come il lavoro nelle imprese) o informali (come l’attività del tempo libero), il cui possesso risulti comprovabile attraverso riscontri documentali o prove prestazionali. In altre parole, si cerca di valorizzare il c.d. «apprendimento permanente» e cioè le attività intraprese dalla persona nelle varie fasi della vita, al fine di migliorarne le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di continua crescita dell’individuo e per una “spendibilità” nel mercato del lavoro.

Durante i periodi di studio e di lavoro e, comunque, nel corso della vita professionale e personale di un individuo si acquisiscono le competenze, e cioè un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei tre contesti di apprendimento, formale, non formale e informale.

L'«apprendimento formale» è quello che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università o nelle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari.

L'«apprendimento non formale» è caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi formali, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.

L'«apprendimento informale» si realizza - anche a prescindere da una scelta intenzionale - nello svolgimento di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.

 

Normativa di riferimento

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